«Buongiorno Fratelli della Terra, Figli delle Stelle, Figli della Luce. Ogni volta che veniamo da voi, per noi è sempre una grande gioia, la gioia è un’emozione umana che assomiglia all’Amore, ma rispetto al vostro, cari Fratelli della Terra, è un Amore pieno.

Dovrete imparare ancora molte cose che riguardano tutto ciò che accade nell’Universo, che riguardano il modo di comprenderlo, il modo di comprendere noi e come comprendere voi stessi. Per il momento, sul pianeta Terra, è come se foste tornati alla scuola materna della vita, poiché, siccome avete dimenticato tutto, dovete avere una capacità diversa, per imparare qualcos’altro. La vita è una scuola permanente, è la scuola della vita. Che sia su questo mondo, su altri mondi o su altri piani, bisogna imparare ancora e ancora, a livelli sempre più alti.

Il nostro canale ha voluto che vi parlassimo di un argomento molto vasto, quello del perdono. Per farvi capire bene tutto ciò che ne consegue, faremo alcuni esempi che vi aiuteranno a capire ciò che vi diremo.»

Mi dicono:

«Prima di tutto, il fatto di non perdonare è spesso legato alla sofferenza che vi crea l’altra persona, in modo consapevole o inconsapevole. Quando si è bambini, molte situazioni possono generare in voi il concetto di energia inferiore, quello che potreste chiamare rancore per l’ingiustizia che certi adulti commettono nei vostri confronti; loro non vi capiscono, non vi amano, non vi riconoscono. In quell’istante, una specie di vibrazione, vi impregnerà di una certa sofferenza. Ovviamente, quando si è bambini o adolescenti, questa sofferenza può essere dimenticata rapidamente, perché la vita è potente e forte a questo livello.

Questo rapporto con l’altro, può causare una sofferenza dovuta al non perdono, al senso di colpa, spesso legata a relazioni affettive e profonde. Tale sofferenza, potrebbe essere legata ad un rapporto tra genitori e figli, con genitori che hanno un comportamento molto difficile, molto ingiusto nei confronti dei figli, e tali comportamenti, possono talvolta creare una grande sofferenza, anche una sofferenza che va al di là di ciò che i genitori potrebbero immaginare. Questo rapporto, tra genitori e figli, può creare in voi un senso di sofferenza e di totale ingiustizia.

Quando esiste questa sofferenza affettiva, si ha un’impregnazione a livello cellulare, e quando questa sofferenza affettiva raggiunge un grado superiore, avviene un’impregnazione nell’anima, perché voi la considerate come una totale ingiustizia, che del resto è ciò che appare ai vostri occhi, per le esperienze, talvolta traumatiche, che le persone possono vivere nella relazione con gli altri. In questo caso, per non soffrire più, ponete su di esse veli su veli, perché questa sofferenza, questa relazione difficile, questa incomprensione dell’altro, vi fa vivere cose che per voi, in quel momento, sono terribili. In voi nasce un profondo senso di colpa e pensate: “Se mi hanno fatto questo, è perché in qualche modo non sono all’altezza, è perché me lo merito, e non ho nemmeno la forza e la coscienza di difendermi, sono sottomesso”. In questa dichiarazione, l’ingiustizia non viene accettata, tuttavia c’è sottomissione. Tale relazione difficile, genererà molte cose intorno alla sofferenza proveniente dal rapporto genitore/figlio, ovviamente a dosi molto diverse, in funzione di questa esperienza.

Cosa fate in quel momento? Nulla, se non accettare e pensare, in modo consapevole o inconsapevole: “Perché ho vissuto questo? Perché me lo merito!” Voi non meritate nulla di tutto ciò, non meritate nessuna esperienza difficile, ma se dovete viverla, è perché l’avete scelta voi stessi prima di incarnarvi. Tuttavia siete in grado di attenuarla, vale a dire di renderla molto meno difficile, comprendendola, mettendo in essa molto perdono, molta Luce, molto Amore, e questo può generare un perdono reciproco, tra le due parti coinvolte che giocano un ruolo.

La vostra vita non è altro che un costante gioco di ruolo: c’è il carnefice, la vittima, chi accetta, chi flagella. Quando la vittima dice: “Stop! Non voglio più giocare, riconosco che tutto questo, forse, era necessario alla mia comprensione, alla mia evoluzione! Ora, non ti concedo più alcun potere su di me, e con la conoscenza che ora ho acquisito, grazie a questa esperienza, io ti perdono. Il perdono che ti offro è il perdono profondo, il perdono che permette di capire che tu, mio carnefice, hai agito così perché, in un certo senso, pensavi fosse giusto farmi vivere questa esperienza, perché pensavi di non essere responsabile di farmela vivere, per svariati motivi”.

In passato, c’era l’alcolismo, c’erano convivenze indesiderabili, ecc., molte cose che potevano generare conflitti tra genitori e figli. Questi conflitti famigliari (con i genitori o tra fratelli e sorelle) sono molto difficili, perché nelle persone che li sperimentano, entrano sempre in causa il sentimento e l’emozione, che ne distorcono la loro comprensione, poiché per Amore, ognuno di loro accetterà qualcosa di ingiusto, che li farà sentire in colpa. In quel momento, nessuno è in grado di perdonare se stesso, perché tutti sono colpevoli.

Prendiamo sempre l’esempio di genitori e figli, fratelli e sorelle, cugini, quindi della cellula famigliare.

Dal momento in cui andrete un po’ al di là dell’affetto, potrete capire meglio e realizzerete che le ferite sono molteplici. Esiste la ferita della personalità, dell’ego, e vi chiederete: “Perché mi hanno fatto questo? Perché coloro che amo mi torturano, mi disprezzano, mi ignorano? Cos’ho fatto per meritarmi tutto questo?”

Nel momento in cui capirete che ogni esperienza vissuta, fa parte di una programmazione evolutiva, la vedrete con occhi diversi, con un’altra coscienza. Semplicemente penserete: “Questa persona è stata mia maestra per un tempo molto breve o per molti anni” (il tempo non conta), e quando riconoscerete questa persona come vostra maestra, penserete: “Ho capito la lezione e ora questa persona non ha più alcun potere su di me, le tolgo ogni potere su di me”.

È necessario che vi liberiate da questa morsa, da questa prigionia, e dalle idee di colpevolezza, di non perdono e di sofferenza. La relazione affettiva con la persona che causa questa sofferenza, può essere talmente lancinante che può portare persino alla distruzione. Sarà la vostra comprensione, così come la comprensione del vostro ego e la vostra capacità di analisi che potrà liberarvi.

Quindi, per non soffrire, fate come le persone di buon senso che pensano: “Voglio essere in pace con le persone che mi circondano, voglio essere in pace anche con me stesso, pertanto io perdono. Non ho nessun problema con quella persona, ho perdonato totalmente, tutto è pulito, tutto è perfetto.” Comunque, sotto le sofferenze, ci sono delle scusanti. Avete perdonato, ma a livello del vostro ego, avete perdonato per sentirvi meglio con voi stessi e con gli altri, ma avete rimosso tutte le piccole spine, tutti i piccoli impatti che hanno toccato profondamente voi stessi, fino in fondo all’anima, quando c’è qualcosa di troppo forte?

Non avete eliminato tutte le piccole spine, e anche se le aveste rimosse, è necessario realizzare anche un lavoro di Amore profondo e un totale perdono su voi stessi e sugli altri, perché tutti possono fare un semplice perdono, ma il perdono che guarisce, è molto più difficile, e potreste acquisire questo perdono, non solo a livello della vostra elevazione spirituale, a livello della vostra comprensione, ma anche nelle scelte di vita, nelle esperienze che avete programmato. Ripetiamo, le esperienze che avete programmato, possono essere notevolmente ridimensionate, se siete in grado di elevare la vostra coscienza, di vedere le cose con uno sguardo diverso e di prenderne le distanze. La cosa più difficile, è perdonare all’altro la sofferenza profonda che ha creato in voi, e perdonare voi stessi per non essere riusciti a fermare questa sofferenza e pensare: “Non voglio più tutto questo, basta!”

A volte, quando vivete esperienze molto difficili, siete come dei bambini che vengono sgridati per tutta la loro infanzia, perché hanno sbagliato, perché non si sono comportati bene, per un motivo o per l’altro. In quel momento, il bambino viene condizionato per la sua vita futura e questo fa di lui un essere umano che non si assumerà responsabilità, un essere umano che agirà in gruppo, come una pecora.

Una volta adulti, dovete realmente comprendere il processo affettivo che vi lega agli altri, perché le maggiori sofferenze sono sempre legate allo stato affettivo.

Esistono altri tipi di difficoltà che alcuni hanno vissuto. Molti esseri umani, vivono un rapporto di coppia che spesso non è così facile, in quanto deve esistere un rapporto di reciproco rispetto, di sacralità. Il nostro canale vive la sacralità in tutte le cose, ed è importante considerare sacra ogni cosa.

Può esserci una difficoltà, per esempio, riguardo ad un tradimento, che può compromettere il vostro matrimonio. Questo provoca una grande difficoltà relazionale vissuta dalla persona che soffre per questo tradimento, la quale, è come se venisse travolta da un uragano che crea in lei sentimenti, molto forti, di totale rifiuto e odio.

Nella coppia, può anche esistere un senso di nullità per l’altro. Una delle due persone sente di non esistere più, di non contare più nulla, e sente una ferita che non può guarire, quindi prova rabbia per l’altro e questa sofferenza è forse così profonda che può anche portare a volersi distruggere, se non riesce a porre veramente fine a questa sofferenza che non può comprendere.

Ripetiamo che per essere in pace in una tale circostanza, penserete: “Io perdono, è un tradimento, tutto è perfetto! Siamo in un mondo di persone civili, quindi perdonerò”. Quindi, voi perdonate, ma ogni vostra cellula resta impregnata da questa sofferenza. Allora cosa bisogna fare?

Ripetiamo ancora una volta che dovete relativizzare. Cos’è la sofferenza? Da dove nasce la sofferenza? Per un essere umano, la sofferenza nasce solitamente dal proprio ego; l’ego è molto forte, la personalità è molto forte. Se riusciste a prendere di più le distanze da voi stessi, se riusciste ad avere molta più saggezza in voi e nelle vostre esperienze, alcune esperienze non vi farebbero soffrire, o lo farebbero in modo molto relativo. Quando avete delle difficoltà, se riuscite a capire che nessuno appartiene all’altro e che l’altro è lì per spingervi a superare i vostri limiti, a questo punto l’ego diminuirà, e siccome l’ego genera sofferenza, diminuirà anche la vostra sofferenza, fino a non esistere più.

Bisogna capire che la sofferenza è essenzialmente legata all’ego, alla personalità. Non si tratta di ingiustizia, una programmazione è evolutiva. Ripetiamo: se la comprendete perfettamente, la potete ridimensionare. Fino a quando sarete completamente assoggettati all’ego e alla personalità, a volte la sofferenza sarà insopportabile. Dovete lavorare, lasciare la presa e dire a voi stessi che, comunque, tutto questo dura solo per un breve periodo dell’esistenza.

Quindi cercate di vivere in relativa pace, anche in pace profonda, se riuscite. Non può esserci perdono, se non comprendete veramente quello che vi succede, se non eliminate i vostri sensi di colpa e se non relativizzate l’effetto dell’altro nella vostra vita.

Ecco ciò che volevamo dirvi su questo argomento, ma avremmo ancora molto altro da dire. Tuttavia vogliamo anche dirvi che il tempo, talvolta, mette delle “creme isolanti” sulla vostra sofferenza, vale a dire qualcosa di dolce che calmerà tutto questo. Se riuscite ad essere in pace con voi stessi, se amate voi stessi, se accettate tutto ciò che avete vissuto, tutto può essere completamente ripulito. Anche la più profonda impregnazione di questa sofferenza nelle vostre cellule, può essere totalmente ripulita ed esistere solo come un’esperienza che sarete fieri di aver vissuto nel migliore dei modi.

Il perdono comporta molte cose! Analizziamo in modo generico il perdono, perché si tratta della vostra vita nel suo insieme, si tratta dei vostri comportamenti che avete nelle vostre relazioni, siano esse famigliari, di coppia o di amicizia.

Parleremo un po’ di questo rapporto di amicizia.

Avete un rapporto di amicizia con alcune persone, ma poi, a volte, per cause a voi sconosciute, per aver procurato in qualche modo delle ferite o per incomprensioni dovute a qualche vostro comportamento, si generano difficoltà che, a loro volta, creano sofferenza. Queste difficoltà quindi, nascono da un malinteso, da un falso giudizio, rispetto al comportamento di una certa persona. Dovete capire che giudicate sempre rispetto a ciò che siete, vale a dire che una situazione la vedete dal vostro punto di vista e la giudicate con questo vostro punto di vista. Per questo motivo, il rapporto con gli altri è talvolta difficile, e spesso sopraggiungono dei problemi dovuti all’incomprensione, a false ferite causate anch’esse dall’ego.

C’è qualcos’altro, di molto più difficile, e diciamo, forse ancor più dannoso. Quando si è bambini o adulti, si potrebbe subire un trauma sul corpo. La violenza sessuale, per esempio, è un trauma molto profondo, per il quale non siete responsabili. Si tratta di un’esperienza che dovete vivere, ma sapete di non avere nessuna responsabilità in merito a questa esperienza, e in quel momento avete il diritto, ne avete il diritto, di detestare la persona che ha commesso questo atto: “Perché a me? Cos’ho fatto di male? Perché ho subito questa terribile violenza? Non è stata colpa mia!”

Dunque, vi diciamo quanto segue: in questa incarnazione, ovviamente, non siete responsabili, ma cosa siete venuti a pulire? Cosa siete venuti a capire, in questa nuova incarnazione? In un’incarnazione precedente, non avete commesso atti deleteri? Questi sono atti che dovete comprendere, perché hanno creato sofferenze talvolta terribili. In questa incarnazione, dovete comprendere le sofferenze che avete causato ad altri; questa si chiama legge di causa effetto, o azione/reazione. Non potete sempre capire, questa legge di causa effetto, nell’incarnazione dove subite violenze, a volte terribili, ma sappiate che anche questa legge di causa effetto, in un certo senso, pulisce, cancella.

Possiamo parlare anche di ciò che può accadere ai bambini, che è terrificante, è orribile per un adulto e lo possiamo capire, ma, ancora una volta, cosa è stato quel bambino in un’altra incarnazione?

Potremmo parlare, parlare e parlare, ma diciamo:

Una violenza sessuale è terribile per un bambino, perché genera un trauma che durerà per tutta la sua vita, in quanto dovrà comprendere, pulire, perdonare un trauma che provocherà anche un senso di colpa: “Se ho subito questo, è perché non valgo niente, è perché non sono in grado di difendermi”.

Questo trauma deriva dalla vostra evoluzione, dal vostro senso di colpa che nasce da questa violenza, commessa su di voi, e di cui non eravate responsabili, in questa esistenza, ma ancora una volta, viene applicata la legge di causa effetto. In questo caso è necessario alzarsi, fare un grande sforzo, ma certe persone non riusciranno mai e rimarranno con questo senso di frustrazione, di colpevolezza, di rancore. Questi sono elementi molto bassi a livello vibratorio. La vostra elevazione spirituale, vi permette di perdonare completamente, perché capite tutti gli elementi che vi hanno portato a vivere questa esperienza.

Quando iniziate a capire il perché e il come, quando iniziate a capire come tutto si incastra alla perfezione, non ci sono più colpevoli, non ci sono più vittime, esistono solo delle esperienze da vivere, e a quel punto, ovviamente, il perdono si verifica al di là della vostra volontà, al di là della vostra volontà. Generalmente, quando non c’è perdono, è sempre l’ego che vi frena.

Parleremo anche delle persone che hanno commesso atti difficili, nel rapporto sentimentale con gli altri e che hanno lasciato il piano della Terra.

Dovete sapere che un’anima, quando lascia il piano della Terra, vede quello che ha fatto, vede la sofferenza che ha causato all’altro o agli altri, questo la rende infelice e ha veramente bisogno di perdono. In questo caso, il vero perdono è quello che la persona, che si trova ancora nella materia, concede alla persona che è dall’altro lato, e che dice: “Io ti libero, è tutto finito, non ho più alcun sentimento di rancore, di sofferenza verso ciò che mi hai fatto. Forse non eri responsabile! Forse, in te, c’erano elementi che ti hanno spinto ad agire così! Ora io ti libero, che tu possa andartene con leggerezza, io ti libero da quello che abbiamo vissuto insieme”».

Mi dicono:

«È importante, è molto importante, concedere questo perdono alle persone che partono con questo peso, è molto importante, perché le persone che hanno lasciato il piano della materia vedono, in modo molto forte e preciso, la sofferenza che hanno causato con i loro comportamenti, con il loro egoismo, a volte con la loro crudeltà (bisogna dire quel che è).

Perdonate coloro che vi hanno offeso, perdonate coloro che hanno potuto farvi soffrire, perché spesso non si sono resi conto di quanta sofferenza hanno generato in voi. Loro stessi possono essere stati manipolati, da altre forze, per farvi soffrire; non c’è mai la reale volontà di far soffrire gli altri, in modo gratuito. Esistono molti parametri che fanno dell’altra persona un carnefice e voi la vittima.

Quindi il giusto perdono deve essere concesso, anche a se stessi, ma soprattutto, ed è la cosa più importante, dovete liberarvi da tutta la sofferenza, piccola, media o grande, che potrebbe creare un rapporto difficile con qualche persona.

Finita la quarantena, finita la prigionia! Le porte si stanno aprendo e voi potrete vedere la bellezza della vostra galassia, e più in là, anche le bellezze dell’Universo. State andando verso tutto questo, ed è per questo che vi diamo molte più informazioni, per permettervi di crescere, di mollare la presa, di accettare, totalmente, tutto quello che sta arrivando e di andare verso la Saggezza e verso l’Amore Universale.

Mantenete sempre la vostra coscienza pulita e non lasciatevi travolgere dalle tempeste della vita!

Ora abbiamo concluso. Vi amiamo infinitamente e vi diciamo. A presto».

di Monique Mathieu ducielalaterre.org – Traduzione Quinta Dimensione Letture

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